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DETENZIONE ARBITRARIA, TERMINATA LA VISITA DEGLI ISPETTORI ONU

E’ terminata venerdì scorso la visita di due settimane organizzata dalle Nazioni Unite in Italia per accertare lo stato dei diritti umani delle persone private della libertà, visita iniziata il 3 novembre da parte di un Gruppo di lavoro dell’Onu sulla detenzione arbitraria.

 

La visita ha fatto tappa negli istituti penitenziari di Roma, al femminile di Rebibbia e in particolare nella sezione del 41 bis, a Napoli, sia a Secondigliano che a Poggioreale, San Vittore a Milano e nei centri di identificazione per immigrati e nelle stazioni di polizia e dei carabinieri della Sicilia: Caltanissetta, Cassabile e Pozzallo. Obiettivo della visita è stato quello di dialogare con le autorità italiane, con la società civile e con i detenuti stessi, al fine di accertare se vi sono casi specifici di detenzione arbitraria. I componenti del Gruppo, guidati da Roberto Garreton (Cile) e Aslan Abashidze (Russia), si sono meravigliati come sia ancora assente nel codice penale italiano il reato di tortura, 21 anni che permane questa lacuna nonostante l’Italia abbia firmato e ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura del 1984.

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