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L'ILLUSIONE DEL PIANO CARCERI

Livio Ferrari, in qualità di Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Rovigo, punta il dito sul progetto di costruire nuove carceri e spendere inutilmente denaro pubblico per incarcerare persone per problemi che non sono reati e pertanto non di natura penale.

Sembra di sentire parlare di qualcosa che non esiste o non si conosce leggendo quanto prevede il “Piano Edilizio” del Commissario Straordinario, nonché Capo del Dap, Franco Ionta, sulla costruzione di nuove carceri, che è a dir poco inverosimile in quanto prevede un aumento dei posti entro la fine del 2010 al di sotto dei 5.000, mentre mensilmente c'è una crescita costante di 1.000 persone, perciò basta fare i conti per avere l'evidente quadro che questi non tornano. Previsioni di spesa che vanno ad intaccare un bilancio dello Stato fallimentare, in questo frangente politico e storico, e che non tengono conto della realtà: più posti ci saranno e più detenuti avremo e quelli che verranno creati non basteranno mai!
Non c'è verso di sentire la volontà politica di questo Governo e del Parlamento di modificare le leggi che creano carcerazione e che, oltretutto, sono incivili e lesive dei diritti delle persone private della libertà: la Bossi-Fini e la Fini-Giovanardi, solo i sindacati della Polizia penitenziaria, con il personale oramai esasperato per questa situazione, ha fatto affermazioni che vanno in questo senso.
Infatti la legge Bossi-Fini sull’immigrazione clandestina fa incarcerare mediamente 11 mila persone l’anno che non hanno commesso reati, ma sono semplicemente irregolari. Questo Governo si decida: o si fornisce agli stranieri la possibilità di integrarsi, oppure li si riporti in patria, ma non ha nessun senso tenerli nelle carceri e addirittura criminalizzarli. L’altra grossa fetta di detenuti presenti riguarda coloro che sono caduti nella tossicodipendenza. Sono le persone incarcerate dalla legge Fini-Giovanardi, tutte per la maggior parte con problemi sociali, che andrebbero seguite in altro modo, soprattutto terapeutico e non penalizzante. Se riflettiamo che il 35% dei detenuti è tossicodipendente e il 40% è straniero, in tutto il 75% di carcerati in Italia, abbiamo già un quadro abbastanza esauriente di un problema che manteniamo ma in verità non c'è, o meglio viene sconsideratamente lasciato tale. Se il Governo prendesse una decisione su queste due questioni sociali, dando risposte che non possono continuare ad essere di natura penale, di colpo le carceri si svuoterebbero. Non avremmo più bisogno di costruirne di nuove per combattere il sovraffollamento, ma addirittura si potrebbero chiudere tutte quelle vecchie, diventate assolutamente disumane e inutili.

Livio Ferrari
Garante delle persone private della libertà del Comune di Rovigo
Direttore del Centro Francescano di Ascolto di Rovigo.

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