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GOVERNO E PARLAMENTO ASSENTI DI FRONTE AL DISASTRO CARCERE

Le edizioni speciali dell’agenzia Ristretti News dedicate al sovraffollamento delle carceri sono dei veri e propri “bollettini di guerra” e il “nemico” è la condizione di inciviltà del nostro sistema penitenziario, nel quale sopravvivono quasi 65mila persone e lavorano quasi 40mila agenti ed alcune migliaia di impiegati e funzionari.

 

Le carceri sono al limite (oltre il limite… in alcuni casi) del tollerabile: mancano gli spazi per mettere i detenuti, mancano i soldi per la pulizia e la manutenzione delle strutture, manca il personale della “sorveglianza” e del “trattamento”… ma soprattutto manca il buon senso di chi governa, da cui sentiamo sempre le stesse parole, ripetute ossessivamente: “Certezza della pena… niente indulti… niente amnistie… la soluzione sta nella costruzione di nuove carceri…”.

 

Nuove carceri… ma con quali tempi? Con quali soldi? Con quale personale? Intanto i detenuti crescono ad un ritmo inarrestabile: 39mila a gennaio 2007, 48mila a gennaio 2008, 58mila a gennaio 2009, quasi 64mila oggi.

Il “Piano carceri” a cosa servirà? In 3-4 anni e con la spesa di un miliardo e mezzo di euro, creerà 12.000 posti? A cosa potranno servire, di fronte all’aumento di 1.000 detenuti ogni mese? E da dove verranno tutti i soldi necessari per “garantire” la detenzione di 70-80-100mila detenuti? Ognuno costa allo Stato, quindi ai contribuenti, 150 euro al giorno, che significa circa 55.000 euro l’anno! Mille detenuti in più vogliono dire 55 milioni di euro in più all’anno!

Tutto questo sta avvenendo in nome della “sicurezza”, partendo dal falso presupposto che mettendo in carcere sempre più persone la società sia sempre più sicura: invece tutti gli studi in materia hanno provato che la “vera sicurezza” è garantita dalle misure alternative alla detenzione, le sole capaci di ridurre al minimo il rischio della recidiva.

 

La situazione delle carceri, aggiornata a ieri, è la seguente:


Inoltre:

 

Maggiori dettagli nel documento allegato.

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