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L'ECATOMBE DEI MORTI IN CARCERE

A Padova un detenuto italiano, ristretto alla Casa Circondariale, è stato ritrovato morto in cella. E' il 51° dall'inizio dell'anno, di cui 15 per suicidio, una situazione inverosimile che continua a non produrre alcuna azione da parte del Ministero competente e della politica in generale: tante parole e proclami senza nessun risultato concreto, se non quello di assistere impotenti all'aumento di detenuti e di morti.

 

OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE MORTI IN CARCERE

Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione “Antigone”

Associazione A “Buon Diritto”, Redazione “Radiocarcere”, Redazione “Ristretti Orizzonti”

 

Padova: detenuto italiano ritrovato morto in cella

Dall’inizio dell’anno già 51 detenuti morti, di cui 15 per suicidio.

Apprendiamo da fonti certe che oggi nella Casa Circondariale di Padova un detenuto è stato ritrovato morto in cella. Si chiamava Luca Antoniolo e per il momento non abbiamo altre notizie riguardo alle cause del decesso. Nella Casa Circondariale di Padova, a fronte di 120 posti “regolamentari”, sono presenti oltre 230 detenuti, dei quali l’80% sono stranieri.

Con la morte di Luca Antoniolo salgono a 51 i detenuti morti in 3 mesi nelle carceri italiane (l’ultimo caso ieri, con la morte di Emanuele Carbone, 71enne, nel carcere di Lecce). 15 di loro si sono suicidati (l’ultimo in ordine di tempo a Reggio Emilia domenica scorsa, vittima un detenuto italiano di 47 anni). Lo scorso anno i decessi furono ben 175 (massimo storico), dei quali 72 per suicidio.

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