Il Governo è intenzionato a stabilire il 12 giugno  quale data per il voto ai Referendum,  evitando l’accorpamento con le elezioni amministrative allo scopo di  non far raggiungere il quorum.Fra i quattro Referendum su cui i cittadini sono chiamati al voto c’è quello che intende abrogare alcuni articoli della recente legge che prevede la costruzione di nuove centrali nucleari.I motivi per contrastare il ritorno al nucleare per la produzione dell’energia elettrica sono molteplici e tutti fondati su dati  di natura tecnica ed economica oltre che ambientale e sanitaria ; cosi come,  per contro, pur con i dovuti aggiornamenti,  deve continuare il programma per lo sviluppo dell’efficienza energetica , il risparmio e  le fonti rinnovabili pulite che in questi ultimi anni hanno segnato un enorme incremento anche sotto il profilo economico ed occupazionale , specie nelle p.m.i. anche della nostra Regione.Il nucleare non è affatto conveniente, tanto che negli stessi USA dal 1979 ad oggi non è più stata costruita alcuna nuova centrale, in Francia ce n’è una sola in costruzione da anni e con costi enormemente lievitati: infatti, il Governo italiano  e le lobbies nucleariste propongono  una drastica riduzione degli incentivi alle rinnovabili, per garantire sostegni diretti ed indiretti alle centrali nucleari.

Le adesioni al Comitato “Vota si per fermare il nucleare” sono aperte a cittadini, associazioni e organizzazioni che ne condividono l’obiettivo .  Per informazioni  www.fermiamoilnucleare.it .