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25 FEBBRAIO: 100 PIAZZE CONTRO GLI F35

Il prossimo 25 febbraio viene lanciata una mobilitazione in tutta Italia per chiedere al Governo ed al Parlamento italiani di cancellare il programma di costruzione e acquisizione dei 131 cacciabombardieri F35 che ci costeranno ben 15 miliardi di euro oltre ai due già spesi per la progettazione. L'iniziativa è promossa da Sbilanciamoci insieme alla Tavola per la Pace, alla Rete Disarmo e Unimondo, comprende anche una raccolta di firme e la presentazione di mozioni ed ordini del giorno ai consigli comunali, provinciali e regionali.

Mentre con le due manovre economiche estive, per pareggiare i conti dello Stato, si chiedono forti sacrifici agli italiani con tagli agli enti locali, alla sanità, alle pensioni, all’istruzione, il Governo mantiene l’intenzione di procedere all’acquisto di 131 cacciabombardieri d’attacco F35 “Joint Strike Fighter” al costo di circa 20 miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5 in parte già spesi per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio). Le manovre approvate porteranno gravi conseguenze sui cittadini: si stimano proprio in 20 miliardi i tagli agli Enti Locali e alle Regioni (che si tradurranno in minori servizi sociali o in aumento delle tariffe), ed altri 20 miliardi saranno i tagli alle prestazioni sociali previsti dalla legge delega in materia fiscale ed assistenziale, senza contare il blocco dei contratti e degli aumenti ai dipendenti pubblici e l’aumento dell’IVA che colpirà indiscriminatamente tutti i consumatori. Il tutto per partecipare ad un progetto di aereo militare “faraonico” (il più costoso della storia) di cui non si conoscono ancora i costi complessivi (cresciuti al momento almeno del 50% rispetto alle previsioni iniziali) e che ha già registrato forti critiche in altri paesi partner (Norvegia, Paesi Bassi) e addirittura ipotesi di cancellazione di acquisti da parte della Gran Bretagna. Senza dimenticare che, contemporaneamente, il nostro paese partecipa anche allo sviluppo e ai costosi acquisti dell’aereo europeo EuroFighter Typhoon. Con i 15 miliardi che si potrebbero risparmiare cancellando l’acquisizione degli F-35 JSF si potrebbero fare molte cose: ad esempio costruire duemila nuovi asili nido pubblici, mettere in sicurezza le oltre diecimila scuole pubbliche che non rispettano la legge 626 e le normative antincendio, garantire un’indennità di disoccupazione di 700 euro per sei mesi ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro. Siamo convinti che in un momento di crisi economica per prima cosa siano da salvaguardare i diritti fondamentali dei cittadini, investendo i fondi pubblici per creare presupposti ad una crescita reale del Paese senza gettare i soldi in un inutile e costoso aereo da guerra.

PER QUESTO CHIEDIAMO AL GOVERNO DI NON PROCEDERE ALL’ACQUISTO DEI 131 CACCIABOMBARDIERI F35 E DESTINARE I FONDI RISPARMIATI ALLA GARANZIA DEI DIRITTI DEI PIU’ DEBOLI ED ALLO SVILUPPO DEL PAESE investendo sulla società, l’ambiente, il lavoro e la solidarietà internazionale.

 

Si possono scaricare informazioni e materiali da:

http://www.sbilanciamoci.org

 e da http://www.disarmo.org

 

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