QUALCOSA DI MEGLIO DEL CARCERE
"Perché punire, chi punire, come punire", sul tema il Gruppo Abele intende aprire un confronto con la cultura del settore, con gli operatori penitenziari e del sociale, con la magistratura di sorveglianza, con i garanti dei diritti dei detenuti, con il mondo del volontariato e dell’associazionismo e questo avverrà il 7-8 maggio alla Certosa di Avigliana (Torino).
Gruppo Abele
con l’adesione di
Animazione sociale, Antigone, Associazione giuristi democratici,
Conferenza nazionale volontariato giustizia, Magistratura democratica,
Ristretti Orizzonti
Convento Gruppo Abele
Avigliana
7-8 maggio 2012
QUALCOSA DI MEGLIO DEL CARCERE
Perché punire, chi punire, come punire
Il carcere scoppia. Negli ultimi vent’anni il numero dei detenuti è raddoppiato pressoché ovunque nel mondo. In Italia si è passati da una media di 30.000 ristretti a numeri che sfiorano i 70.000 (67.428 al 31 ottobre 2011) mentre le misure alternative diminuiscono. Gli interventi per “svuotare le carceri” attuati negli ultimi anni sono stati dei semplici palliativi o hanno avuto effetti limitati al breve periodo. E tutto ciò mentre gli indici di criminalità sono stazionari o addirittura in diminuzione (almeno per alcuni dei delitti più gravi): lo Stato penale sta sempre più sostituendo lo Stato sociale. L’effetto è paradossale: la sensazione di insicurezza dei cittadini non diminuisce e il carcere si riempie sempre più di marginali (migranti, assuntori di sostanze, poveri, persone con disturbi psichiatrici). E in carcere si sta male, ben più di quanto comporti la privazione della libertà in sé. Stanno male i detenuti e stanno male gli operatori e il personale di custodia. Lo dimostra, anche in termini quantitativi, l’aumento dei suicidi e degli atti di autolesionismo. È tempo, dunque, di una riflessione che vada al di là del contingente e che si reinterroghi sulle domande di fondo: perché punire? chi punire? come punire? Solo rispondendo in modo intelligente e razionale a questi interrogativi si può avviare un reale cambiamento: senza sognare miracoli ma anche senza rassegnazione.
Sul tema il Gruppo Abele intende aprire un confronto con la cultura del settore, con gli operatori penitenziari e del sociale, con la magistratura di sorveglianza, con i garanti dei diritti dei detenuti, con il mondo del volontariato e dell’associazionismo. Ci vedremo il 7-8 maggio 2012 nel verde della Certosa di Avigliana (bassa Val Susa, a 30 chilometri da Torino), luogo particolarmente adatto per una per una full immersion.
Programma
lunedì 7 maggio
ore 10.00: introduzione
Luigi Ciotti
ore 10.30-13.30: sessione I
Perché punire
Luciano Eusebi, Massimo Pavarini
interventi programmati
Virgilio Balducchi, Livio Ferrari, Patrizio Gonnella
dibattito
ore 15.00-18.00: sessione II
Chi punire
Amedeo Cottino, Ornella Favero
interventi programmati
Leonardo Arnau, Elisabetta Grande, Carlo Renoldi
dibattito
ore 18.30
presentazione della nuova serie di
Antigone: quadrimestrale di critica del sistema penale e penitenziario
Claudio Sarzotti
martedì 8 maggio
ore 9.00-16.30: sessione III
Come punire
Marcello Bortolato, Pietro Buffa, Vladimiro Zagrebelsky
interventi programmati
Monica Amirante, Roberto Bezzi, Maria Pia Brunato,
Joli Ghibaudi, Elisabetta Laganà
dibattito
ore 16.30: conclusioni
Livio Pepino
interverrà ai lavori
il direttore Dipartimento Amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburino
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Relatori e interventori: