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POVERTA' E DEMOCRAZIA: IL DOPPIO FALLIMENTO DELL'UE

Dal 5 al 7 dicembre si terrà a Bruxelles la seconda Convenzione annuale della Piattaforma europea contro la povertà. La Convenzione misurerà i progressi realizzati verso l’obiettivo europeo stabilito dalla Strategia Europa 2020 di ridurre la povertà e  l’esclusione sociale di 20 milioni di persone entro il 2020. Per EAPN, il giudizio è chiaro: non ci sono stati progressi. Il fallimento di avviare, all’interno di una Strategia Europa 2020 che metta in equilibrio il sociale con l’economico, era inevitabile dal momento che gli stati membri e l’Unione europea stanno attuando politiche orientate verso l’austerità a ogni costo, facendo pagare un costo molto alto anche alla democrazia, in via di rapido deterioramento.

  

 

Non si registrano passi in avanti, anzi la situazione è addirittura peggiorata: ad oggi, infatti, non solo gli stati  membri non sono stati capaci di far uscire dalla povertà gli 8 milioni di persone previsti per fine 2012 ma si registrano ben 2 milioni di persone in più che vivono in condizioni di povertà.

Sergio Aires, Presidente di EAPN ha dichiarato: “Il fallimento della Strategia 2020 nella lotta contro la povertà non è un segreto perché, malgrado le parole e gli obiettivi concordati, questa lotta non è una priorità europea. Le politiche attuali non funzionano e neanche il ritorno alle vecchie ricette di “crescita e lavoro” farà la differenza a meno che non si decida, finalmente, di creare lavori decenti con salari decenti, un reddito minimo adeguato, protezione sociale e servizi di qualità e non si sostenga l’inclusione sociale attiva. Ma neanche la soluzione è un segreto: serve una strategia di lotta alla povertà che dia la precedenza alla prevenzione, attraverso servizi universali e protezione sociale. La cosa più urgente – ha concluso il Presidente di EAPN  – è avviare azioni concrete capaci di fermare le politiche di austerità che servono solo a far aumentare a dismisura il numero dei poveri e a smantellare le reti di protezione sociale in un momento in cui manca il lavoro”.

Durante la Convenzione saranno presentate le prime proposte per un programma di investimenti sociali da approvare a febbraio. Detto questo, è ancora poco chiaro se questo programma sarà in grado di proporre soluzioni coerenti e a lungo termine e se saprà offrire benefici tangibili alle persone la cui condizione di povertà si aggrava per colpa delle politiche di austerità.

A questo proposito, Fintan Farrell, Direttore di EAPN, ha dichiarato: “L’Unione e gli stati membri sembrano  non saper più ascoltare. Sanno di aver perso la fiducia della gente ma non cambiano né il loro modo di agire né le loro politiche. Le persone in povertà e le loro associazioni di riferimento hanno cercato di impegnarsi nella Strategia 2020 ma hanno trovato la porta sbarrata. Questo dimostra lo scarso interesse nella democrazia e la partecipazione e una mancanza di rispetto verso coloro che soffrono le conseguenze di politiche centrate su un modello economico fallimentare basato sui mercati”.

I tre messaggi principali di EAPN:

  1. Una strategia europea integrata di lotta contro la povertà al centro della Strategia Europa 2020.
  2. Responsabilità democratica e dialogo con gli attori nazionali, tra cui le persone in povertà.
  3. Un programma coerente di investimenti sociali centrato sull’investimento pubblico per la prevenzione, sviluppando una consultazione appropriata.

Per maggiori informazioni: Fintan Farrell (Direttore) fintan.farrell@eapn.eu o Vincent Caron (Policy officer) vincent.caron@eapn.eu . In Italia: cilapcomunicazioni@gmail.com o Letizia Cesarini Sforza: letiziacesarinisforza@gmail.com

 

 

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