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RELAZIONE DEL GARANTE AL CONSIGLIO COMUNALE DI ROVIGO

Livio Ferrari ha fatto recapitare al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale la sua quarta relazione quale garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Rovigo. Primo garante nominato in Veneto nel 2008, nel corso degli anni si sono aggiunti quelli dei comuni di Verona, Vicenza e Venezia nell’ordine, terminerà il proprio mandato il 5 ottobre prossimo.

“Anche nell’anno appena trascorso i detenuti morti nelle carceri italiane hanno raggiunto cifre impressionanti: 154 morti, di cui ben 60 per suicidio. Un fenomeno che tocca anche chi ci lavora come gli agenti di polizia penitenziaria, con una decina di suicidi che fa salire a quasi un centinaio quelli che hanno messo in atto questo gesto estremo in un decennio. Una vera e propria strage che ci deve far interrogare su un carcere non più solo luogo di limitazione della libertà personale, ma istituzione dove si rischia la vita e spesso la si perde. Il rapporto tra i suicidi delle persone ristrette in carcere e quelle libere è di 19 ad 1: una percentuale talmente sproporzionata da non essere spiegabile unicamente con la difficile situazione psicologica derivante dalla limitazione della libertà personale. Carcere significa sovraffollamento, strutture vecchie, mancanza delle minime condizioni di igiene e spesso di cure sanitarie, ma anche isolamento prolungato e luogo dove vengono meno i principi fondamentali del diritto e dell’umanità. Se è vero che la civiltà di un popolo si misura dalle sue carceri, le cifre di coloro che muoiono nelle carceri italiane dimostrano che, lungi dall’essere luoghi di rieducazione, come vuole la Costituzione, esse finiscano per diventare vere e proprie discariche sociali”.

 

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