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NUNTEREGGAE PIU' - SONO INTOLLERANTE ALL'INTOLLERANZA

Torna l’annuale appuntamento della Convention del Centro Francescano di Ascolto domenica 28 gennaio al Centro Giovanile San Giovanni Bosco di Rovigo dal titolo “Nuntereggae più. Sono intollerante all’intolleranza”, che vuole essere un modo per dire: tiriamo fuori i valori dell’esistenza e della pacifica convivenza sociale, riprendiamoci la giusta serenità dell’esistere perché stiamo vivendo un periodo storico segnato pesantemente dalla miseria, lo sfruttamento, la guerra di tutti contro tutti, la devastazione dell’ambiente [Lettera Convention 2018].

Troppi processi di violenza stanno mettendo una pesante ipoteca sulla vita delle future generazioni, quando ogni essere umano dovrebbe avere la possibilità di determinare il proprio destino. Oggi c’è chi è costretto ad ammazzarsi di straordinari e chi è disperato perché non riesce a trovare un impiego, ci sono anziani che vorrebbero andare in pensione ma non possono e giovani condannati ad essere inattivi. Il progresso tecnologico, che potrebbe alleviare la fatica e farci lavorare meno tempo, produce solo maggiore disoccupazione e sfruttamento.
A trattare questi temi saranno: padre Guido Bertagna, biblista della Compagnia di Gesù; Rosa Galimberti che è stata presidente nazionale dell’Ordine Francescano Secolare (Ofs) e dello stesso responsabile della formazione; Attilio Galimberti, attualmente nel Consiglio di presidenza internazionale Ofs e componente della Commissione interfrancescana Giustizia e Pace – ha fatto parte del Consiglio Direttivo dell’organizzazione Franciscans International (A voice at the United Nations) e Livio Ferrari, fondatore e direttore dell’associazione.
“E’ urgente mettere la parola fine a tutte le discriminazioni – afferma Livio Ferrari - combattere il sessismo e il razzismo, sia nelle leggi che nella società, sia all’interno delle case che dei posti di lavoro. Non si può mai abbassare la guardia, sempre e in ogni tempo, nell’alimentare la pace tra i popoli. E’ ora di ritrovare una sana indignazioni contro chi alimenta l’odio sociale, alza i muri tra le persone solo per vergognose speculazioni elettorali parlando alla pancia e non alla testa delle persone. Perciò regaliamo libri e non sorrisi o pacche sulle spalle, non stanchiamoci mai di seminare cultura, che è quella che fa paura al potere e ai razzisti, ed è la cultura che può sconfiggere l’ignoranza. Sì, perché l’ignoranza è il veicolo che alimenta la paura e questi sono i processi iniziali di tante catastrofi: guerre, dittature, torture, genocidi, etc. Combattiamo la giusta battaglia della pacifica convivenza sociale, dell’aiuto reciproco, della comprensione, dell’amore e che alla fine “Pace sia”!”.

 

 

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