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CARCERE E GIUSTIZIA, RIPARTIRE DALLA COSTITUZIONE
rileggendo Alessandro Margara

Si tiene l’8 (Sala delle Feste) e il 9 febbraio (Cenacolo Sant’Apollonia) a Firenze, un convegno in ricordo del magistrato Alessandro Margara, a due anni dalla sua morte, organizzato dall’Ufficio del Garante della Regione Toscana, Fondazione Giovanni Michelucci e Società della Ragione onlus.

 

Per “ripartire dalla Costituzione”, seguendo il pensiero di Margara, si presentano due questioni di fondo: l’intreccio tra penale e politica, il significato che la giustizia e il carcere hanno assunto nel senso comune. Da tanto tempo si parla di uso simbolico del penale mettendolo in relazione al declino del sociale e alla incapacità della politica di governare la società moderna. Da un lato il diritto penale e il carcere sono agitati come clava “certa” contro i socialmente indesiderati (migranti, Rom e consumatori di sostanze); dall’altro, vacilla la “certezza” del principio costituzionale di uguaglianza di fronte alla legge. C’è chi può violare la legge e chi non può. “Meno stato e più galera”: così si esprimeva profeticamente Margara qualche anno fa. Dal dibattito su questi temi, sviluppato in un incontro in occasione del secondo anniversario della morte di Alessandro Margara, è scaturito l’impegno per un convegno nazionale, ispirato al suo pensiero e alla sua opera.

 

 

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